Storia
Il gioco del calcio cominciò a diffondersi, a Savignano, intorno agli anni ’20 e in quel periodo si giocava in 9. Le partite “ufficiali” si disputavano allora nel vicino Comune di Gatteo, in quanto Savignano era sprovvista di campo e così fino intorno al 1925, quando si poterono disputare le prime partite sull’erba del cosiddetto “Prato Fiera”, nelle immediate vicinanze del centro cittadino. Finché non giunse la disponibilità di un pezzo di terra donato dalla famiglia Bilancioni sul quale fu realizzato quello che per molti anni resterà il campo di calcio comunale, oggi utilizzato dalle ragazze del Castelvecchio, in via Galvani. Il campo fu pronto nel 1931 grazie alla collaborazione del progettista Pietro Margelloni e nel 1932 arrivarono i primi incontri ufficiali. Inizia così una storia che dura tutt’oggi e che ha anche “partorito” qualche uomo al mondo del professionismo: dopo gli esordi nella Savignanese, sul finire degli anni ’30, Giuseppe Capanni approdò in serie A con il Novara nei panni del portiere; negli anni ’70 il Savignanese Dino Berardi fu centrocampista in serie B con il Catanzaro; in tempi più recenti si sono distinti Nicola Campedelli che dal vivaio locale ha poi militato nelle file di Salernitana, Modena e Cesena, oltre che nella nazionale under 21, Nicola Pozzi, anch’egli nazionale under 21 ed attaccante di valore in tante squadre di serie A quali Milan, Napoli, Pescara, Empoli, Sampdoria, Siena, Parma, Chievo e Vasco Regini, difensore attualmente alla Sampdoria.
Tra gli allenatori, da non dimenticare Gino Stacchini, che guidò la squadra nella stagione sportiva 1988/89, culminata con la vittoria del campionato di Promozione a pari merito con il Cattolica, poi vincente in uno sfortunato spareggio al “Romeo Neri” di Rimini. Il vicino di casa sammaurese militò come ala sinistra nella Juventus negli anni ’57 e 58, fece svariate presenze nella nazionale giovanile e nella nazionale maggiore; ct della Savignese negli anni ’80 fu anche Walter Nicoletti, poi approdato a varie squadre fra cui il Cesena, il Pisa, il Taranto. Di rilievo per la promozione della cultura sportiva sul territorio, a livello locale e regionale, il Savignanese nonché giocatore Silvio Margelloni e, figura determinante per la nascita del settore giovanile della società, Franco Campedelli.
una vita di storia e statistiche, ma soprattutto di partite di pallone e gol. La Savignanese ha festeggiato nel 2007 il suo 75° compleanno e ha deciso di farlo con un bellissimo libro pieno di contenuti e immagini. Oltre 300 pagine di curiosità e personaggi che hanno fatto la storia di questa società fondata nel 1932 con il nome di Luigi Arcangeli in onore del campione delle quattro ruote scomparso l’anno prima sul circuito di Monza. Una denominazione che è cambiata nel corso degli anni per arrivare poi a quella attuale di Associazione Sportiva Dilettantistica Savignanese. Il campionato più bello? Probabilmente il primo, quello dell’esordio nel 1934-35 in Terza Divisione, con al debutto la vittoria contro il Morciano per 5-0. Tante le partite giocate dalla Savignanese nel corso della sua lunga storia, alcune delle quali incredibili, come quella contro il Real Misano, campionato di Eccellenza 2002/2003, allenatore Massimo Scardovi, con la squadra di Gianpaolo Mazza avanti 3-0 all’85’ minuto e battuta nel recupero 4-3. In una cavalcata così lunga e prestigiosa, negli occhi degli appassionati rimarrà certamente il campionato 1969/1970, quello del doppio lancio della monetina.
Il Settore giovanile
Un ruolo a dir poco fondamentale nella storia della società lo ha il settore giovanile. Tante persone hanno lavorato e dedicato tanto tempo a questi ragazzi che, prima di essere calciatori, sono diventati uomini con i colori gialloblù cuciti addosso. L’attività di Settore Giovanile ha assunto un’organizzazione stabile, in seno alla società, solo a partire dalla seconda metà degli anni settanta, dopo l’organizzazione del “Torneo dei Quartieri”, finalizzato ad incentivare la diffusione del calcio fra i ragazzi di Savignano. Negli anni ottanta la Savignanese delega la gestione del proprio settore giovanile ad un comitato di genitori guidato da Edvino “Pippo” Teodorani. Da lì nasce la scissione, avvenuta nell’estate ’91, con la fondazione del Savignano Calcio CDR, che si separa dalla società madre per operare autonomamente. Con la stagione 2006/2007 la storica riunificazione che porta all’attuale settore giovanile.
La società sportiva oggi
L’Associazione Sportiva Dilettantistica Savignanese si compone di un settore giovanile che raccoglie tesserati dai 5 ai 16 anni, distribuiti nelle categorie Scuola Calcio, Pulcini, Esordienti, Giovanissimi e Allievi. Dai 17 ai 18 anni i ragazzi passano nella categoria Juniores alla quale succede la prima squadra che, al termine della stagione sportiva 2017/2018, ha conquistato la vittoria nel Campionato di Eccellenza Emilia-Romagna, girone B guadagnando la prima, storica promozione in Serie D. La Savignanese può vantare il record di maggiori partecipazioni al campionato di Eccellenza da quando stato introdotto dalla Figc negli anni novanta.